martedì 31 maggio 2011

Arte_Blu


Quando ero ragazzo, feci un sogno ad occhi aperti in cui firmavo il confine della volta celeste.
Quel giorno iniziai ad odiare gli uccelli che volavano nel cielo perché cercavano di bucare la mia opera più importante e bella.
Yves Klein, 1961

I suoi dipinti, tele di ampie dimensioni, tendono verso qualcosa, come dichiarò lo stesso Klein, che non è mai nato e mai morto, verso un valore assoluto.

Nel 1955 presentò un'opera monocroma al Salon des Realites Nouvelles, ma gli fu consigliato di aggiungere un punto, una linea o un secondo colore. Tuttavia egli continuò ad essere fermamente convinto che il colore puro rappresentasse qualcosa in sé.
L'anno successivo Klein aveva trovato quello che cercava: un blu oltremare intenso, luminoso e avvolgente  che Klein battezzò e brevettò col nome di IKB - International Klein Blue.

Le grandi tele impregnate del Blue Klein pongono l'osservatore in una posizione di estrema libertà, che può provare e percepire di fronte all'opera qualsiasi sensazione. 
L'occhio non era assorbito da nessun punto fisso che attirasse il suo interesse; un risultato ipnotico. 

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